E' ancora poco chiara la questione specie - se c'è - il collegamento tra latte crudo e le infezioni renali dal nome un po complicato: sindrome emolitica uremica ( SEU ) che colpisce, appunto, maggiormente bambini ed anziani. E' provocata da una tossina detta vero-citotossina che se non diagnosticata per tempo porta alla SEU quale complicanza dell'infezione intestinale batterica.
Da una prima diffusione ANSA i " colpiti" sarebbero tra i bambini 30/40 casi. Ulteriore fatto è che, facendo un giro sul sito che raccoglie le
informazioni sui distributori automatici di latte crudo nella nazione e dunque le FAQ più frequenti così da fornire risposte più o meno chiare, non mi pare di aver visto, nei consigli, di bollire il latte per almeno 5 minuti!
Cosa che, secondo me, avrebbe dovuto gia essere presente, sicuramente non solo per informare che un desideroso ritorno " al naturale" abbisogna, ovviamente, di adottare precauzioni fosse solo la bollitura, ma anche per integrare un servizio in quanto, come del resto sul latte confezionato che si trova nei supermercati c'è la data di scadenza, le basilari esigenze, ora visto che abbiamo perso quel contatto col " nature", devono necessariamente essere richiamate!
Quindi se prima la mamma o la nonna sapevano che il latte crudo andava bollito per tot minuti, oggi la maggior parte di chi lo cerca, probabilmente non lo sa. Capisco che può destare meraviglia...ma questo è il dato, altrimenti, forse, non si sarebbe manifestato alcun focolaio infettivo.