la poesia è molto intensa, sembra quasi scritta da una persona adullta, la soffernza ci fa crescere in fretta; purtroppo l'andare veloci è un espediente umano per non fermarci a riflettere, a pensare che l'attimo che vivi potrebbe essere l'ultimo, la prima regola di autodifesa è il credere, infatti, di essere eterni, facciamo come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere. la vita è divisa dalla morte da un filo sottilissimo che può spezzarsi facilmente e le riflessioni su questo ci spaventano, preferiamo buttarci in una dimensione edonistica dimenticando tutto...patrizia
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