Discussione: Il tradimento
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Vecchio 13-12-2008, 10.40.36   #43
nikelise
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ti cerco poi i traed (comunque c'è una funzione ricerca nel forum), in ogni caso, per ricapitolare così ci riconnettiamo al discorso generale, riportare alla luce il problema è il primo passo. Poi, o anche prima, si tratta gioco forza di trattenere le emozioni negative, non sei d'accordo? E comunque, se ciò che ho portato alla luce è il vero problema, quell'emozione negativa muterà.

Uno dei sistemi, forse il migliore, per riportare alla luce il vero problema, consiste proprio nel trattenere le emozioni negative. E' solo trattenendo che posso risalire al mio tratto che è l'origine vera del mio vissuto, diversamente crederò sempre che l'origine sia esterna. Esempio scemo, crederò che l'origine della mia rabbia sia il vigile che mi multa (e mi convincerò che devo convivere col desiderio di ucciderlo) quando l'origine è, diciamo sempre per esempio, la mia pigrizia (rimossa, adesso si) nel cercare posteggio. Ma per scoprirlo devo trattenere la rabbia, sentirla ben benino, non lasciarmi trascinare dal pensiero istintivo nutrito dalla rabbia che cerca di giusitificarmi (eh, poteva anche non darmela la multa, al tizio prima non l'ha data, piove dove dovevo mettermi, governo ladro) che poi è controllo vero e cercare in me l'origine del mio comportamento. Trovata, grazie al trattenere, potrò vedere cosa riesco e voglio modificare nel processo di integrazione che seguirà.
Poiche' ogni cosa e' doppia cioe' ha piu' di un effetto
vorrei dare una nuova chiave di lettura del fenomeno .
Non e' farina del mio sacco ( come tutto quello che diciamo sostengo spesso) ma vale la pena parlarne , a grandi linee , caso mai approfondiamo :
il trattenere e' l'arresto consapevole di un impulso effettuato dal sistema muscolare volontario del corpo sotto controllo della mente.
Solo l'azione dell'impulso e' bloccata si resta consapevoli del desiderio cioe' dell'impulso e del sentimento relativo.
Il reprimere e' il cacciare l'impulso sotto la superficie muscolare del corpo .In questo caso si perde contatto con l'impulso e quindi col sentimento ma ancora c'e' il ricordo di esso .
La rimozione e' la perdita anche del ricordo del sentimento che genera l'impulso che va a finire nell'inconscio .
Dunque l'impulso viene represso , il ricordo dell'impulso viene rimosso .
Mentre il trattenere e' cosciente, la repressione non lo e' e questa
e' il risultato del prolungato trattenere dell'espressione dell'impulso e quindi del sentimento.
Quando il trattenere diventa abitudine questo e' l'effetto : la repressione.
Ma poiche' il trattenere CONTINUO comporta un arresto del movimento muscolare che esprime l'impulso,
si genera una tensione muscolare cronica ed una conseguente desensibilizzazione di quella parte del corpo che deve esprimere l'impulso .
Questa desensibilizzazione ha poi un effetto sul funzionamento di tutto il corpo, ne riduce il movimento e quindi la respirazione .
Cosi' il corpo perde energia compromettendo tutti gli impulsi ulteriori .
La depressione e' l'ulteriore conseguenza intesa come perdita della forza interna del corpo , forza che e' il flusso continuo di impulsi e sentimenti dall'interno del corpo verso l'esterno attraverso il movimento muscolare .
Nel depresso la prima cosa che appare e' che non si muove .
Mi fermo .
Respirazione , movimento , espressione portano altri argomenti ( ad esempio alla meditazione ) .
E' un altro modo di vedere il trattenere .

Si tratta della bioenergetica di Reich e Lowen .
sembra in opposizione al '' non esprimere emozioni negative ' di Gurdjeff .
Mi sembra intreressante potremmo approfondire e personalizzare .

Ultima modifica di nikelise : 13-12-2008 alle ore 11.24.41. Motivo: f
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