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Originalmente inviato da il segno
Scusate se mi intrometto nella discussione partendo dall'inizio, ma penso che una persona decide di intraprendere il cammino della propria conoscenza quando si sia posto la domanda cruciale che è: che cosa sono venuto a fare in questo mondo? qual'è lo scopo della mia esistenza?
Credo che qualsiasi schok (doloroso o gioioso che sia) è sempre successivo a queste fondamentali domande.
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
il desiderio di ricerca non finisce mai, si trasforma con il tempo, prende altre forme ma continua sempre, non c'è nessuno arrivato.... altrimenti ce ne andremmo da qui.
Non è proprio vero che in un sentiero spirituale non trovi persone, è più difficile perchè di solito non sono "categorizzate", non hanno un nome.... es Cristiani, Buddisti, Mussulmani... anche se condividono le realtà fondamentali di tutte questi rami.
E' più difficile riconoscersi a volte, questo è vero.
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
esempiuccio metaforico?
Oggi sono buono (esempio) ieri ero cattivo, l'altro ieri simpatico, domani sarò antipatico... quanto più passivo sono e quanto più oggi accetto ciò che rimane libero dalle giornate passate e quelle future... tanto più divento attivo (ma questo è già la risultante di un minimo livello pur raggiunto nella passività, non so se è chiaro) e tanto più scelgo cosa essere fin quando posso essere tutto il cucuzzaro (se riesco ad essere più "voglio" di un me di ieri o un me di domani).
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Riprendo da qua un momento.
Insomma, abbiamo detto che ci deve essere, non per forza o solo esclusivamente quello, un evento. Che tale evento possa essere traumatico o no questo varia da persona a persona.
Mi ha colpito molto l'intervento di Uno, quello sottolineato.
Devo essere passivo, mi pare che si possa dire anche accettare, per potere divenire attivo e quindi, per questo, scegliere cosa essere fino ad arrivare, appunto, ad un fine che viene descritto come " cucuzzaro" (
) ossia tutte le personalità che chinque possiede.
Potenzialità, insomma che individuano la base per far scattare il meccanismo, vale a dire porsi alla ricerca di " altro".
Tale altro è limitato, come diceva Uno da una sorta di controllo, maggiore o minore. Appena questo " controllo " ( ma non ho capito di cosa, delle personalità?
) esce fuori quel limite, ed è li, in quel momento, che l'evento scatenante attiva il meccanismo...
Da ciò però si ha difficoltà nel riconoscere chi potrebbe darci una mano. Forse dipende sempre da quella resistenza alla passività?