Prendo da altra discussione un pezzo di post di Filo per introdurre qualcosa che qua e là in forum è stato accennato.
Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike
i vangeli apocrifi, gettati via, distrutti e per miracolo ritrovati, ci raccontano storie diverse, un Gesù più vicino agli uomini ci parla di un Dio di amore e di comprensione, mai di penitenza, di sacrificio per perdonare l'umanità...che fare? in che cosa credere? in un Dio che chiede il sacrificio del figlio per perdonarci?
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Intanto accenno (l'ho già raccontato in giro) ad un amico, monaco Armeno, al quale confidai tanti anni fa il dispiacere che provavo per la crocefissione, mi rispose che non ero pronta a capire l'immenso atto d'amore che era. Aveva ragione, probabilmente non lo sono ancora.
Aldilà del racconto a cui sono molto legata e della risposta emozionale e sentimentale che ebbi, vorrei provare a decrivere cosa è per me il simbolo della crocefissione di Gesù oggi.
Dobbiamo intanto considerare che sacrificio vuol dire rendere sacro. Per-donare è compiere un'azione che dona. Cosa si sacralizza e cosa dona?
Gesù non è il Cristo e il Cristo non è Gesù ma il corpo di Gesù era in grado di incarnare lo spirito del Cristo e farsi tramite per gli uomini.
Se noi ragioniamo solo in ambito divino e quindi macro-cosmico nulla serve a nulla ma se entriamo nell'ordine di idee che le cose devono manifestarsi in tutti i livelli di esistenza, fisico, eterico, astrale, causale ecc per poter essere realizzate e viste qui nel nostro piano,allora dobbiamo dire che ciò che è accaduto in Alto con la crocefissione Spirituale doveva accadere anche in Basso secondo il primo principio ermetico Così in alto così in basso.
Da questo punto di vista, nell'ordine delle cose, la santa crocefissione di Gesù Cristo era necessaria. (Questo fatto è importante aldilà del nome e del corpo che sia stato crocefisso che sia Simon Mago, che sia Giovanni, che sia il Gesù di Donnini non importa... ).
Le mie conclusione sono che la crocefissione con tutti il suo simbolismo, la croce e il triangolo dei tre chiodi e la stessa posizione di Gesù rappresentano la spiritualizzazione della Terra. Questo significa che da quel momento in poi gli uomini, l'umanità, avrebbero avuto la possibilità di percorrere la via, cosa che prima non era possibile. La Croce spiritualizzata folgora la Terra e apre la porta (la salvezza) per tutti.
Ecco il dono per-dono ed ecco il sacro.