Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike
l'amore più forte che nella vita proviamo è per noi stessi, lo può superare solo l'affetto verso i figli che in fondo sono la nostra continuazione, anche dopo la morte. è una visione fortemente egoista suffragata da tesi psico filosofiche e dunque anche quando facciamo del bene lo faremmo per gratificarci, stare bene con noi stessi, le nostre azioni mirano tutte a creare un habitat buono per noi, il partner ci soddisfa quando ci compiace, se ci lascia un attimo siamo lì a recriminare..a piagnucolare!
c'è poi chi fa del bene con la speranza che venga contraccambiato, do ut des dicevano i latini, certo quello dipinto è un mostro di egoismo...mi piacerebbe pensare che mi sbaglio ma l'istinto della conservazione ci spinge ad agire in tal senso, in natura sopravvivono le specie più forti le altre soccombono, forse gandhi voleva dire di distrarci un pò da noi per andare incontro all'altro senza pensare sempre al nostro tornaconto, a quanto conviene o non conviene fare, dire, senza preoccuparci di rimetterci i soldi, di essere giudicati ecc.ecc.
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Sono d'accordo su tutto quanto dici tranne che per la sostanza della prima frase che ho nerettato.
Amiamo noi stessi davvero? Amare se stessi significa iniziare ad amare tutti alla stessa maniera di noi stessi. In realtà non ci amiamo ma ci evitiamo costantemente di soffrire che significherebbe amare se stessi per un bene superiore di una gratificazione del momento. QUando dico soffrire intendo quel malessere nel osservarsi, nel cercare se stessi, nel voler guardarsi allo specchio senza paure e veli. L'uomo medio non lo fa e allora vien fuori quello che hai ben descritto, per cui pensare agli altri senza metterci dentro aspettative, gratificazioni ecc ecc è uno sforzo che può farci bene davvero, sarebbe amare se stessi anceh se paradossalmente non sembrerebbe.