Condivido il sesto capitolo in toto, è la descrizione del mio spirito debole, degli affetti disordinati.
L'inquietudine che nasce dalla tentazione, essere usato dalla brama, essere vinto dalle cose piccole e vili.
Il passaggio "Chi è debole nello spirito e in un certo modo ancora carnale, inclinato alle cose dei sensi, difficilmente si può staccare del tutto dai desideri terreni." rende bene la condizione umana di chi cerca le risposte nelle piccole cose.
Altra frase che sento vera è "La vera pace del cuore si trova dunque resistendo alle passioni, non soggiacendovi."
Ho interpretato la parola "passioni" quelle azioni mosse dai sensi che spesso rincorrono chimere, quelle cose piccole e vili che illudono di trovare la vera pace del cuore.
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