Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike
insomma d'accordo su tutto, tranne sulla categoricità dell'idea di diario-confessione.
il diario inteso come racconto delle proprie emozioni può equivalere, se uno ne avesse le capacità, ad una pubblicazione di un libro autobiografico, quanti scrittori, contemporanei e non, hanno pubblicato magari solo un bellissimo romanzo tratto da esperienze personali e con quello hanno chiuso, c'è sempre alla base la voglia di dire, di apparire, di confrontarsi con le esperienze altrui...ma non è poi così male!
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Se fosse un " vero" scambio, aggiungo!
Sarei in accordo con te, se lo fosse per l'appunto, ma molti non ci pensano assolutamente o perché non hanno interesse a farlo per i motivi che son stati detti, o anche perché non sanno come fare, e se intenzionati a farlo lo sono all'inizio poi via via, quello scambio se c'è stato, lo si diluisce diventando nel migliore dei casi talmente superficiale da perderlo.
Insomma c'è solo la voglia di dire, di " manifestare" quel che ci passa per la mente non invece altro, o sono pochi quelli che lo fanno. Insomma "gettare" li quel che si prova e scambiare, un po, con altri.
Per i social network, credo che la cosa sia peggiore, in senso lato ovviamente, del resto c'è anche chi vive sulla e della propria immagine.
Ma ho notato però che è' talmente funzionale a " voler mettere la firma" di se stessi che, addirittura secondo me, manca pure di quel po di scambio che potrebbe aversi in un blog benchè inferiore rispetto ad un forum. In quest'ultimo, mi pare che si possa notare, si cerca di sviscerare, per quanto possibile, tanti argomenti.
Nel bolg se ci si dovesse impiegare per sviscerare l'argomento - postato dal proprietario, in un dato momento - non solo non si avrebbe tempo per parlare di altro ma anche quella cosa potrebbe assumere la forma del dialogo che invece, io blogger generico, voglio soltanto nelal forma del monologo.