Discussione: università
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Vecchio 05-03-2009, 13.15.55   #2
jezebelius
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Per quanto ne so ce ne sono di possibilità.
A questo punto, però è meglio fare una premessa. Studiare, a prescindere dai possibili aiuti che possono arrivare - anche in questa discussione - volta per volta, come ad esempio borse di studio o altro, sicuramente costa, sia in termini di tempo e sia in termini economici.
Ora, non è impossibile studiare e lavorare se si ha a disposizione, ovviamente e lo si trova, un lavoro che permetta di dedicare parte del tempo allo studio.
Viceversa risulta abbastanza complicato quando, invece, si ha un lavoro che tiene occupata tutta la giornata, aggiungendo a questo altre sfumature come potrebbe essere per te il caso che devi comunque pensare - anche - ai figli.
Naturalmente non la sto mettendo giu per aumentare dei dubbi o come si dice gettare benzina sul fuoco, questo è chiaro no?

Tornando alle possibilità di studio, la prima cosa che potresti fare, almeno per iniziare ad avere una idea di quello che ti manca, secondo me potresti fare un giro sul sito internet della Università che è più vicina a casa tua, in special modo sul sito della facoltà che ti piacerebbe frequentare e di li assumere quelle informazioni che ti servono, almeno inizialmente.
Poi ne possiamo parlare qui.
Aggiungo che, se non erro al momento alcune Università hanno abbandonato o stanno abbandonando il percorso della laurea breve.
Questo perchè il numero dei laureati in Italia è stato per un lungo periodo inferiore a quello della media europea. Poi con la riforma Moratti, sempre se non sbaglio, si introdusse quel meccanismo per il quale il percorso universitario da quadriennale e qualche volta quinquennale diventava 3+2, come al supermercato .
Insomma si adottava la forma del percorso universitario americano che col nostro, europeo ha poco o nulla a che vedere. Questo modello è altresi adottato pure in altre Università dell'Europa, ad esempio in inghilterra ma con ben altri risultati e percorsi differenziati.
Il 3+2 insomma, è stato sostituito, nel nostro paese, perchè se da un lato aumentava il numero complessivo dei laureati - infatti per qualche anno la media italiana ha respirato un po di più - non dava però, di contro, un qualche tipo di certezza che lo studente avesse voglia di frequentare il biennio della specialistica.
Pertanto se il numero dei laureati è aumetato di un tot - e molti si fermavano a quello - nei concorsi o nelle richieste di assunzione veniva però richiesto anche il biennio di specialistica, cosa che non tutti avevano seguito.
Aggiungo, così tanto per informazione sommaria, che il solo aver frequentato il triennio con obiettivo laurea triennale, comunque dava, e da, la possibilità di iscriversi a master di I° livello. L'iscrizione a Master di II° livello invece è concessa a chi ha la specialistica ossia l'altro biennio ( 3+2 appunto ).
Il modello che invece sta sostituendo gradualmente in alcune Università il 3+2 citato è l'1+4.
Sia per l'uno che per l'altro, le Università dovrebbero essere fonte di informazioni, poichè si riflette tutto nel percorso che si sceglie di seguire.
Aggiungo e concludo, nelle Università esistono appositi uffici che forniscono tra l'altro le informazioni necessarie - di solito si chiamano " centri di orientamento " - con i quali si può prendere anche un appuntamento volendo; alcuni lo fanno, ti tocca quindi chiedere anche a loro sempre presso l'Uni che individui come fattibile.

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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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