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Originalmente inviato da dafne
Impazzita tu? Guarda che stai parlando con quella che parlava al basilico (sarà per quello che si è suicidato? )
Ho pensato, lo ammetto che pensiamo sempre che sia l'animale che si è "evoluto", che ha usato la sua intelligenza e ha appreso..eh bon...non avevo mai pensato al contr..oppost..acc..all'inverso (prima o poi ci dovrò tornare su sta cosa..).. e se fossimo noi ad essere rimasti tanto indietro da tornare a quel livello, se non fossero gli animali ad evolvere in questi attegggiamenti ma noi a regredire fermandoci solo a questo presunto utilizzo dell'intelligenza?
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in fondo mi pare di capire che è la stessa sensazione che ho io, potremmo noi esseri umani a regredire a quel livello d'intelligenza, ci porteremmo dietro quello sguardo dolce, pensoso e sofferente di chi ha già sperimentato la vita
Citazione:
Originalmente inviato da griselda
a volte ti viene da dire che pare che gli manchi la parola, ma è perchè vi è una sorta di silenzioso dialogo tra le nostre parti invisibili credo, poi aggiungiamoci le proiezioni abbiamo fatto bingo e se ci allarghiamo ci ricoverano.
Mi sono domandata anche io se, non se l'animale ha un anima perchè lo dice la parola stessa, e se l'animale è la fase precendente dell'uomo va anche bene. ma se può essere anche una fase sucessiva di retrocessione.
Quindi capisco bene le tue perplessità Filo.
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penso che diciamo la stessa cosa in compagnia di daf, estenderei questa sensazione anche ad altri animali, ho guardato da vicino gli occhi di un somaro, di un cavallo e vi ho letto disperazione, sconcerto, accettazione, nel somaro il pianto è un grido quasi umano che lacera e strazia chi lo ascolta, a parte che ci vuole dire che ha fame
sento che ha voglia di comunicare con noi, il cavallo ha uno sguardo orgoglioso, piegato... sottomesso ma fiero, anch'esso piange e ti guarda come per dirti di esserti compagno e di aspettare da te le domande perchè le risposte lui già le possiede
non pensate che deliri o che abbia bevuto
sono considerazioni a cuore aperto
certo potrei proiettare in essi disagi e pensieri melanconici, ma sempre mi danno le stesse emozioni, la stessa dolcezza mista ad amarezza per la nostra condizione, non penso di essere sempre in uno stato ipocondriaco, tutt'altro
e allora che mi succede quando sto vicino agli animali, li sento compagni di sventura e mi commuovono sempre