Ecco Daf, hai toccato un punto che era rimasto implicito, dato anche che era stato trattato in altro tread.
Posto che la situazione disperata in cui versa attualmente la famiglia è dovuta, per un verso o per l'altro, alla generalizzata (e purtroppo sostenuta) condizione di immaturità collettiva... immaturità per la quale i genitori non sono tali ma sono ancora "figli" o ben che vada sono semi autonomi e di conseguenza non sono in grado di veicolare ai figli l'autonomia che dovrebbero insegnare... posto questo la soluzione è ovviamente una più possibile generalizzata presa di coscienza, uno sviluppo generalizzato che parte dai singoli.
Il punto, almeno qui erano circa le mie intenzioni, è stabilire se si potrebbe fare qualcosa e che cosa nel mentre si instaura e si sviluppa questo processo. E soprattutto se questo qualcosa potrebbe favorire l'instaurarsi e il procedere di questo processso... insomma, cosa si può fare per aiutare la famiglia in modo (e nel mentre) che la gente (quindi i suoi componenti) sia "invogliata" a svilupparsi?
Questi a mio avviso i presupposti... che potrebbero benissimo dare una risposta negativa, del tipo non ci viene in mente nulla di adeguato.
Un principio mi viene da proporre (proporre = sento voi e magari mi ricredo): sostenere chi la coscienza la sta sviluppando e chi l'ha già sviluppata e si impegna per la sua diffusione, e non solo (o addirittura invece) chi dorme profondamente perpetuando, magari a sua insaputa, danni su danni alle generazioni a venire.
Come dire: vuoi essere sostenuto? Ok, inizia a muovere il didietro. (ma poi sostegno vero).
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