Per tanti anni, per lavoro ho viaggiato in Italia, in Europa e un pò in America. Oggi non viaggio più spesso come ieri però ogni volta che parto mi preparo il viaggio sia se viaggio in macchina oppure in aereo. Il rito della valigia è importante, la sera prima preparo tutto il necessario e ricontrollo biglietti ed indirizzi, è come esorcizzare la paura dell'ignoto (inteso come non noto). Quando viaggio da solo metto in conto scomodità e orari variabili, spesso il mio lavoro mi porta in luoghi polverosi e con orari lavorativi notturni (ambito editoriale, quotidiani). In periferie oppure in villaggi industriali, non ho mai pensato all'incidente o ad incontri pericolosi nelle ore notturne, eppure ripensandoci era possibilissimo.
Diverso è se viaggio per andare in vacanza, in questo caso prediligo i luoghi già conosciuti, la vacanza tranquilla in pieno relax.
Ma in generale per me viaggiare è piacevole, servono dei soldi ed un cambio di biancheria, il resto viene da se. L'ignoto che ho vissuto nei miei viaggi era sempre addomesticato dal lavoro che andavo a compiere, il vero viaggiatore sa quando parte ma non sa se ritornerà.
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