Citazione:
Originalmente inviato da dafne
come dire, un conto è dover prendere una medicina, non mi và non mi piace ma mi tocca (sennò mamma mi fustiga ad esempio, o il dottore se sono grandicello) e un'altra cosa è sapere che non mi và non mi piace ma mi serve.
Nel primo caso sono costretta a prenderla, a mandarla giù mentre nel secondo pur dovendo ingoiare l'amaro non sono più costretta perchè voglio farlo?
Diciamo che nel secondo caso la costrizione è solo fisica? (glu glu glu )
ci stà?
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Ci sta, la differenza sta nella volontà e nel fare.
C' un esempio che devo ricordarmi ogni giorno prima di andare a lavorare e cioè volere il dovere. Lavorare dobbiamo, ci pesa e quindi lo facciamo costretti, ma se inizamo a vederla da un altro punto di vista, possiamo dire che scegliamo di lavorare e il dover andare a lavorare diventa voler andare a lavorare e così diviene più leggero e la leggerezza toglie la costrizione.
beh, io mi son fatta un quadretto, è appeso in camera e c'è scritto: il dovere coincide con il volere. E' diffiicle ma è come una magia per noi donne costrette a molte cose...