Discussione: I corpi sottili
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Vecchio 17-04-2009, 22.06.23   #29
Grey Owl
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La prendo larga ma poi arrivo a piombo sul pezzo, anzi magari no, sarò OT probabilmente, eppure sento di scrivere quello che segue...
Questa sera, all'ora di cena stavo contemplando il tramonto, il cielo pieno di nuvole compatte su uno sfondo arancio sfumante al rosa passando dal verde... bellissimo. Una nuvola all'orizzonte s'illuminava di tanto in tanto in conseguenza di un fulmine che saettava al suo interno, intorno a lei il cielo terso ancora schiarito dalle ultimi luci del tramonto. Compatte si muovevano veloci con un colore cupo, cariche di pioggia che ancora non si decideva a cadere. Il vento spazzava i petali dei primi ciliegi impollinati, le frasche suonavano nell'aria, le ultime ombre lunghe si perdevano nella sera fresca.

Pensavo a quella nuvola che di tanto in tanto s'illuminava, compatta e nera eppure fatta di aria e umidità, essa è parte del cielo ma definita nella forma, come definire quando essa inizia e finisce, come definire quando essa è aria e cielo e quando è nuvola?

Quello che cerco di dire, seppur con enfasi scritta è quella sensazione di in-definizione di corpo. La nuvola è come il nostro corpo, addensamento di materia, acqua, sali minerali e cos'altro? La nuvola si muove nell'aria, soggetta la pressione atmosferica, così come il nostro corpo è soggetto al pneuma, lo spirito. Quanto mistero cè in questo sentire?

La netta separazione tra il cielo e la nuvola non cè, come può esserci? Il nostro corpo non è separato dal mondo, la netta separazione è un'illusione, siamo nel mondo, parte del mondo.
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