Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Che il prepotente abbia paura? Si, giusto, ma di chi? Di me? Non risolvo nulla in questo modo, come mi girerò mi azzannerà ancora.
Se riesco, al prepotente devo far aver paura di se stesso, di vedersi com'è veramente non come vuole vedersi... anche il dittatore più feroce quando compie una strage se non riesce a trovare o ad inventarsi una motivazione, ha quanto meno un momento di incertezza... se vede una reazione come se l'aspetta si autogiustifica, si sente nel giusto nel continuare.
Non è facile rispondere in questi modi ad un prepotente, lo so, è fondamentale comunque rispondere in maniera diversa da quello che egli si aspetta... poi quel che deve essere sarà.
|
Pertanto ci starebbe una risposta diversa, differente rispetto a quella che, per l'appunto, si aspetta?
Sopra ho fatto l'esempio dell'alzare la voce contro il prepotente per ristabilire un equilibrio. Si potrebbe dire che, in fondo, il prepotente si aspetta una risposta di questo tipo ma che, invece, non si aspetta una risposta " pacata"?
Una maniera alternativa di risposta che possa comunque affermare una risposta e non, invece, una passività?
Difficile, oltre a questo mi pare, è riuscire a fare si che il prepotente si veda per quello che è, e non per ciò che crede di essere.
La conseguenza potrebbe essere che in questo modo - egli stesso - imploda.
Uno dei modi per farlo, dal mio punto di vista, in applicazione a quelli che hai citato sia per Gesù e sia per Gandhi, attivi ma comunque pacifici, potrebbe rivelarsi il mettere a nudo la prepotenza, casomai davanti ad un gruppo sia esplicitamente che no ovvero agire differentemente dal modo di agire che ha messo in campo chi vuole detenere il controllo ( ? )