Mah..a mio padre non devo chiedere scusa e me ne farei poco anche delle sue scuse direi.
E' una di quelle persona orse per nascita, poi i miei si sono separati e ha semplicemente seguito la via più faciel, e più tipica per periodo e cultura, cioè lasciare che ci smazzasse mia madre.
Eì "semplicemente" rimasto fuori dalla mia vita anche se comunque lo avrebbe fatto lo stesso, a livello di manifestazioni d'affetto, per il cararttere che ha.
Certo il vuoto che ho percepito non l'ho sicuramente rielaborato e forse finchè sono rimasta tra le pieghe della chiesa questo calore, in un certo senso, lo trovavo nella figura di un dio padre buono e amorevole.
Poi si sono separati e ci siamo trasferiti e anche il catechismo è diventato un ricordo.
E poi cresci e sono sempre più le volte che non trovi che esista un che di giustizia e, forse, Colui che dovrebbe operarla perde il suo smalto e nel silenzio cominci a chiamare qualcuno che non c'è.
Mio padre ha vissuto la sua vita come voleva e poteva, idem mia madre, non servirebbe a niente e a nessuno mettersi a scrivere..potessi scrivere a Dio invece forse gli chiederei di farmi capire che Lui davvero sa perdonare...anche se riuscirei ad incazzarmi al volo perchè perdonerebbe anche chi io non vorrei ricevesse alcun perdono.
E allora di nuovo entro in conflitto.
Forse hai ragione Cento, forse avrei dovuto sedermi, semplicemente sedermi e permettermi di rilassarmi e lasciare che capitasse quel che doveva capitare...forse niente..forse.
Chissà che cosa ho paura di perdere