Discussione: La Volontà
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-04-2009, 14.25.47   #26
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Mi rendo conto che non mi sono molto chiare queste cose per cui tendo, e tento, di renderli un po meno ostici ed anche un po evidenti.

Intendevo anche quel che ha detto Nike e proprio perchè non l'ho ben chiaro, ho messo giu ne: " il momento da scegliere" piuttosto che: " il momento della scelta", anche se va a finire che per altro modo son collegati. Nel senso più ampio c'è, si, un momento da scegliere nel quale opero ( per ) una scelta

Non so se Ray ne faceva cenno, inserendolo nella capacità di canalizzare l'energia.
Forse, da questo punto di vista - ed è per questo che ho tentato di dividere e puntualizzare le fasi - mi risultava ancora un movimento automatico che prescindeva totalmente dal sacrificio, dalla spinta dell'io verso, appunto, un dinamismo che può sembrare non esserci o anche, addirittura, intrenseco sino al punto da non vederlo.

Sempre per questo verso, allora, momento da scegliere, riprendendo quel che ho detto su cercandone un collegamento un po forzato probabilmente ( poi mi direte ), in quanto arrivo ( io ) a quel punto, alla consapevolezza che è " arrivato".
Un bivio, un punto nel quale posso scegliere - e vi arrivo per una serie di circostanze verso - una cosa, e non sceglierne quindi un'altra e viceversa.
Da ciò, conseguenziale è il " momento della scelta", come ha evidenziato Nike, nel senso di "salto", atto conseguenziale del primo.

Come dire, cercando di fare un esempio, mettiamo il caso che devo lanciarmi da un aereo col paracadute.
Il punto di corrispondenza tra l'aereo e la zona lancio/atterraggio è il momento da scegliere (li decido se lanciarmi o no ).
Tale momento lo intendo conseguenza di una serie di atti e non prescinde da tutto ciò che ho fatto prima per arrivarvi in quanto, appunto, è conseguenziale risultante di tutto ciò che ho fatto per la preparazione al lancio.
Oppure, vi posso comprendere la facoltà di saper valutare le indicazioni che mi hanno insegnato durante il corso di preparazione e che mi consentono di individuare la zona lancio, come ad esempio affidarmi a segnali - come la lucetta verde che appena si accende indica se ci sto sopra a sta zona - per valutare se sono in quel il punto di corrispondenza: il punto " scelta del momento". E via così.
In generale, quel che dicevo sulla possibilità di vederlo, valutarlo e analizzarlo.

Il " momento della scelta", dunque da questo punto di vista, è conseguenziale, cioè scelgo quel momento e non altri, poichè altrimenti posso trovarmi ad atterrare fuori della zona lancio, oltre i confini di questa se attendo più del dovuto o se mi lancio non aspettando la lucetta verde o peggio se non so valutare ed analizzare.

Un non vedente non è detto che non possa lanciarsi ma avrà bisogno di qualcuno che glie lo dica che è arrivato nel punto per farlo!
Posso anche scegliere di non procedere, di non saltare e quindi rimanere "nel momento" che ho indicato sopra, preliminare al secondo, attendendo che l'aereo faccia un altro giro sulla zona per permettermi attraverso una seconda possibilità una nuova valutazione.


Ditemi se si capisce.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso