eh questo è uno dei passaggi del libro che farò senz'altro più fatica a comprendere, nel senso vero del termine.
Capisco il senso, perchè certamente è meglio affidarsi a persone che, in un determinato campo, sanno infinite cose più di me, sono più sagge o esperte piuttosto che voler continuare a fare sempre e comunque di testa mia..
Però è anche vero che il rischio e la paura di capitare in mani sbagliate o di diventare poi troppo sensibili e soggetti al giudizio altrui, ha sempre limitato nel mio caso, la voglia di sottomettermi umilmente e con il cuore a qualcuno e se mi sono lasciato guidare in qualcosa probabilmente è stato più per sentirmi de- responsabilizzato che per altro.
Sarà superbia, eccesso di orgoglio, voglia di prendermi tutti i meriti di un eventuale successo, però mi è sempre stato difficile lasciarmi condurre , anche se poi interstardirmi nelle mie convinzioni può aver comportato il commettere più di un errore.
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