Qualche aggiornamento sul matrimonio " perfetto" così come è stato definito dall'amministratore delegato FIAT.
Insomma, si punta a consolidare una nuova realtà che con valenza Europea, all'interno dunque dei confini del nostro continente, sia capace di produrre almeno 6 milioni di auto all'anno con un ricavo di circa 80 miliardi di euro ( più o meno 106 miliardi di dollari).
L'intento, leggendo l'intervista, è quella di divenire, in Europa col fine conseguenziale di " sbarcare" col nuovo colosso - ricordando che messo da parte il caso Chrysler ora l'attenzione è stata posta sulla Opel che fa comunque parte della GM -, per il quale si pensa che gia dalla fine dell'estate possa presentarsi in borsa al fine di reperire capitali " freschi", sia nelle Americhe e sia appunto in Europa.
In questo modo FIAT/Opel, il probabile nome del nuovo marchio, con quei risultati, assumerebbe la seconda posizione nelle vendite superando la concorrenza francese e tedesca.
C'è da aggiungere, giusto per commentare, che sia Chrysler che Opel si trovavano nelle stesse condizioni ossia quasi sull'orlo del fallimento.
Mi viene in mente una frase spot: " Menomale che c'è FIAT "