Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Comunque l'equazione è sempre che basta una porta percettiva in meno delle dimensioni prese in esame e che realmente ne possiamo controllare a pieno sempre una in meno di quelle che riusciamo ad assaggiare (nel nostro caso, comunemente, il tempo o quarta dimensione)
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Il che, per "completare" la quarta dimensione, ci obbliga a postularne una quinta... che però resta ignota, dato che se dalle tre assaggiamo la quarta (tempo), è solo con una porta percettiva in più che potremmo assaggiare la quinta.