Sono incavolata... decido all'improvviso... esco di casa con la bici... non so dove andare...salgo e pedalo, la mente è annebbiata, sono arrabbiata sembra tutto nero e opaco.
Pedalo e sento la fatica che parte dalla mente e pervade tutto il corpo, fatico a respirare, la mente mi vuole mettere con il culo per terra mi dice: non hai il telefono non hai le gocce dove stai andando? Non rispondo, non ascolto, pedalo più forte. La mente mi dice: ascolta i tuoi battiti, il tuo cuore sta impazzendo! Le rispondo:chissenefrega se devo morire, se è arrivata la mia ora, morirò amen!
Nel frattempo sono arrivata in prossimità della strada principale scendo e l'attraverso a piedi perchè è molto trafficata. Dall'altra parte c'è un santuario, moltissimi anni fa una giovinetta ne incontrò un'Altra e in seguito costruirono questa chiesetta.
Pedalo ancora forte e arrivo a destinazione, posteggio la bici e nel mentre vedo un uomo che si allontana, forse è uscito dalla chiesetta, chissà! Spero sia aperta, perchè per via dei tempi che stiamo vivendo è sempre chiusa, tranne quando c'è funzione.
Mi avvicino guardinga non so mai bene come comportarmi, (davanti alla proprietà altrui) arrivo vicino alla porta e provo con un po' di titubanza ad aprirla ma l'agitazione non mi permette di riuscirci.
Sto per allontanarmi quando una voce mi dice, è aperta la chiesetta, sono appena uscito io, era l'uomo che avevo visto andare verso un'auto parcheggiata poco più in là, un attimo prima.
Sento un'emozione che mi riempie gli occhi di lacrime, lo ringrazio e gli dico che ho provato ma che non ero riuscita, allora lui mi fa un gesto con la mano e mi dice: devi abbassare la maniglia. GRAZIE!
gli dico e riesco finalmente ad entrare.
Sono sola e prego, fissi gli occhi sull'immagine della Madonna. Cerco di concetrarmi ma la mente è sollazzata da tutte quei dipinti, mi parla e mi dice: sicuramente è stata costruita da dei massoni, guarda le colonne e Lei è proprio là nel mezzo, guardà Gesù in braccio a lei è appena nato, e guarda quell'altro quadro con gli Apostoli sei di qua e sei di là....insomma era un via via di pensieri e di immagini....
Ma io non ero andata li per ascoltare la mia mente discorrere, volevo un po' di silenzio, volevo raccogliermi.
Mi sono alzata...mi sono avvicinata all'altare e mi sono inginocchiata per terra, le ginocchia che mi dolevano da matti, cercavo di stare eretta e di recitare l'Ave Maria concentrata al massimo...non credo di esserci riuscita.
Quando sono uscita ero piena di energia però, ho fatto un giro vicino al corso d'acqua che sta li, in mezzo alla campagna, e poco più in là ho intravisto un vecchietto su un ponte, sta li tutti i pomeriggi a leggere, scambio due parole con lui e poi me ne vado.
Quando risalgo la strada in salita, che ho fatto all'andata, mi accorgo che non sono più stanca, i pensieri se ne sono andati, pedalo felice, devo avere una faccia da ebete perchè sorrido felice al cielo agli alberi e mi sento come se non mi importasse altro che di essere li viva a pedalare...
