L'onestà non dovrebbe mai essere oggetto di compromessi, ma non ci si può autofucilare se si scopre di non riuscirci, è più importante lavorarci sopra.
Prendiamo il tuo esempio. L'organizzazione della mostra aveva calcolato lo sconto per docenti come rientro "pubblicitario". Quindi, per quanto stiamo parlando di soli 3 euro, non essendo docente tu ora e sapendo che non lo sarai a breve gli hai tolto 3 euro di ricavo.
Non è una grande cosa questa, giusto un esempio, insomma devi all'economia mondiale 6 euro in denaro o altro, te la caverai con poco.
Avrai già capito che c'è poco da ricucire, si ricuce da se e tu ci metti ago, filo e tutto quel che serve, volente o non volente. O per dirla in altri termini, tu puoi impegnarti nel ricucire, ma non puoi farlo direttamente e a pari spesa, nell'esempio se torni li della mostra e gli dai 3 euro, l'operazione non ti costerà solo i 3 euro.
L'unico compromesso accettabile (stiamo parlando in termini di principio, poi la vita è quella che è e di persone completamente integre ce ne sono pochine) è quando due o più azioni che si incrociano impediscono di essere sempre onesti, cioè è materialmente impossibile.
A quel punto il solito motto dei cavalieri (il male minore) aiuta.
Riprendendo quello detto sopra, lo sappiamo sempre se stiamo creando un danno a qualcuno altro che... solo che spesso ci fa comodo non volerlo vedere e ci permettiamo di vederlo dopo quando non possiamo tornare indietro