La solitudine del capo è orribile. Grazie al cielo non comando nulla, nemmeno la mia famiglia........
Nemmeno, ahimè, i miei più reconditi e profondi recessi dell'anima.
La penso come Goethe: "beato colui che per vivere non è costretto nè a comandare nè ad ubbidire."
Ciònondimeno, dalla naturale (ma nel mio caso forse esagerata) ribellione giovanile sono passato ad una grande disciplina. Oddio ci provo..........
Mi è tuttavia del tutto chiaro che se non ci fosse chi comanda le cose non andrerebbero avanti. E se penso che, molte volte, il frutto amaro del governo sono l'ingratitudine quando va bene e la critica maligna quando va male........bè una certa amarezza mi sale dal cuore.
Aveva proprio ragione Platone: non bisogna versare troppa libertà nella coppa delle persone perchè significa fare il loro male!
Massimo rispetto, amicizia e gratitudine verso chi manda avanti la baracca
e..........una grandissima pernacchia a chi mette i bastoni tra le ruote. Quando poi lo fa con malcelata e maligna astuzia.........tutti insieme con voce forte e chiara: A LAVORARE!!!