eh..è su quel vivere che punterei il dito...vivere o lasciarsi vivere..forse questo è in parte il segreto del fattore fantàsico.
Non che si debba fare qualcosa di straordinario, per caità, a me è capitato di vedere un panettiere così felice per quello che faceva che irradiava..letteralmente.
Il problema che mi pongo è se ci si trova a non sapere che pesci prendere.
Quando ti rendi conto di non aver trovato la tua strada che fai?
Io sospetto che ci voglia qualcuno che in modo più o meno diretto ci indichi la via....
O forse ci siamo convinti che quella cosa non potremmo farla mai e vincere insicurezza e magari ostilità esterne è cosa ben dura. (tipo, genitori che vogliono un medico e il figlio che vuole fare il giardiniere)
Però così mi stò soffermando soltanto sul fattore lavoro mentre, penso, trovare il fattore magico influisce su tutto il nostro mondo, o sul modo di percepirlo.
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