Citazione:
Originalmente inviato da nikelise
Gli archetipi che sono le fonti di energia psichica .
Questo argomento ci fa capira meglio cosa sono .
E questo dimostra che finche' non si da' un taglio pratico ai discorsi spesso si parla a vuoto.
Gli archetipi sono immagini primordiali che ci offrono la forza per vivere una vita vera.
Ci possono anche affondare , come sempre accade ma anche salvare .
Pensa all'archetipo della madre che protegge i suoi figli e vedi quanta forza di andare avanti te ne viene da questa immagine .
Bisogna scoprire i nostri , ciascuno ha i suoi e farsi guidare attingendo alla loro energia.
Come si tratttasse di una centrale nucleare a disposizione.
Quindi meglio del coraggio e' il tuo achetipo la risposta alla domanda originaria.
Il coraggio ne e' un effetto.
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Partendo da quello sottolineato che trovo, oramai, necessario...
poniamo che io abbia trovato un archetipo poniamo che sia la madre che difende i figli ..perchè essere madre allora spesso è una cosa frustrante?
Poniamo che ci sia anche quello del bambino abbandonato (è un archetpo anche quello? O solo la forma compensatoria del primo?) dovrei abbandonarmi per superare l'abbandono?
Una volta stabiliti i drammi della propria infanzia il "come fare a superare" è la ricapitolazione? E se a me fosse venuta oramai la nausea a forza di tornar su certi avvenimenti che fare?
La sensazione che ho è che sono talmente da tanto fuori strada che non ho più nemmeno i riferimenti per tornarci su e che, ma è una possibilità appena intravista, a volte questo passato da scoprire sia una scusa.
Non mi hanno seguita come dovevano, eh bon, così è andata, così doveva essere, non cambierà nulla del passato.
E adesso?
Capo Uno parla di caso e cause, me lo devo rileggere attentamente ma è possibile che riuscita a vedere qualche causa io non riesca più a tornare al caso portandomi dietro quello che ho appreso?
Come se mi spostassi sempre su due diversi ambiti..