Citazione:
Originalmente inviato da stefano
il confine è cmq labile.
si gioca tutto sull'equilibrio e sul soggettivo concetto di "giusto".
a mio avviso.
nel senso: cosa è per te "cura" (quindi il "giusto")?
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Parli del confine tra controllo e prendersi cura?
Ho detto prima su cosa credo si basi la questione, non lo vedo così labile, comunque specifico meglio.
Come ho detto su (pochi post fa) prendersi cura è soddisfare le esigenze. Infatti il quid è distinguere le esigenze reali da quelle non reali... se non sono reali non vengono dall'ambiente e quindi chi le percepisce ce le anche mette. Ossia non sono esigenze dell'altro ma sue. Qui il confine... ed è labile solo se la persona in questione non è ben differenziata dall'altro, ossia dipende dal livello di proiezione.
Se distinguo bene tra me e l'altro (l'ambiente) non ho bisogno di invaderlo per osservarlo e ciò che percepirò sarà suo e non mio. Quindi potrò agevolmente tarare il mio eventuale intervento sulle reali necessità che saranno probabilmente diverse da caso a caso.