Ho visto morire persone care, il destino ha voluto che le vedessi spirare. Il volto, un'attimo prima di morire, si distende come ad arrendersi all'ineluttabilitā. Prima il volto č teso ma subito dopo lo sguardo si rilassa ed il petto si distende in un'ultima esalazione. Ricordo il corpo freddo, la pelle opaca, la forma con l'essenza assente.
Quando penso alla morte la vedo come Nostra Signora e padrona. Il pianto che č seguito alle morti dei miei cari č per l'attaccamento che avevo nei loro confronti, non certo per l'ingiusta fine, anzi la morte li ha liberati dalla malattia e dal dolore.
Non riesco a comprendere se la mia č comprensione della morte oppure negazione profonda della morte stessa.
Per esorcizzare la morte ho rimosso la paura dalla ragione, relegandola nell'inconscio?
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