Le parole di Dafne, qui sopra, rispecchiano nell'essenza quel che avrei detto anche io...
Un pensiero, un sogno, tenuto per sè e nascosto, meditato e non condiviso, custodito gelosamente, perchè ancor fragile...
Queste cose mi fa venire in mente il famoso divieto di parola.
Un altro principio fondamentale della Magia, in effetti, è il Silenzio. Silenzio perchè parlare poteva (può) esser poco prudente, è vero... ma anche perchè nel Silenzio c'è, secondo i casi, l'Attesa, la calma, il rispetto delle cose curate, il coraggio, la protezione (verso la cosa nascosta, e verso l'esterno ignaro dei propri crucci). Poi ci potrebbe essere l'umiltà, e, perchè no, il castigo, l'accettazione volontaria di un calice particolare...
Dunque non un silenzio solo materiale e vuoto, ma quel Silenzio che si trova in un Dove diverso da quello comunemente conosciuto, e ci aiuta a raggiungerlo. Seminare in quell'altrove, probabilmente, è l'unico modo di vedere un risultato, in Alto come in basso.
Anche quest'anno, comunque, per me persolalmente si è ripetuta la stessa storia. Ho pensato a quella notte, a quella data fino alla sera del giorno prima... fino a dimenticarmene "magicamente" la sera stessa, ricordandomene accidentalmente solo qualche giorno dopo.
Stavolta a ricordarmelo è stata questa discussione. Pertuttiidraghicaaaaaavoliii
... grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Comunque, con o senza stelle cadenti di metà agosto, la penso in generale così come ho scritto.
Ciao
Viola
P.s. Leggo solo ora le parole di Ray qui su, e aggiungo... Interessante la questione se anche solo mentalmente certe cose non vadano espresse oppure sì. Personalmente, avrei supposto che nel pensiero i nostri desideri (quelli veri-verissimi, non di avere la macchina di un certo colore, come pretendono certi corsi di non so che ricchezza&consapevolezza) debbano divenire più e-videnti possibile, per trasportare la nostra coscienza, ossia tutta la nostra presenza, su quella meditabonda condizione... Spero di leggervi presto.
Sorry per il lungosissimo post.