Penso proprio di sì.
Oltre alle (per me giuste) osservazioni lette sino a qui aggiungerei questa considerazione: ai tassi d'interesse variabile attuali la rata è nettamente vantaggiosa.
Un incremento repentino dei tassi stessi è molto improbabile. La situazione economica resta di crisi e l'inflazione (anche se taroccata!) bassissima. Tenendo conto che sono le rate dei primi anni ad essere composte prevalentemente da interessi; anche se nel medio periodo i tassi dovessero salire significativamente, peseranno tuttavia sempre meno sulla rata.
Mi permetto infine di rilevare che, qualunque condizione conceda l'Istituto di Credito, è giusto e saggio non farsi erogare più del 60/70% della cifra necessaria a concludere l'acquisto. Ed è altrettanto giusto e saggio non oltrepassare i 15 anni di durata del mutuo.
Se si vuole avere la coscienza a posto riguardo alla serenità futura...........
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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