Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Io tutta questa evidenza non la vedo, da che mondo è mondo cambiano i titoli (Re e Presidenti, governatori e feudatari etc...) e le forme ma la sostanza è la stessa.
L'unica cosa che cambia è che oggi tutto sommato c'è più democrazia, chiunque, sacrificando altro, può salire e per mezzo della globalizzazione, dell'industrializzazione e per ultima la virtualizzazione (del denaro, ma anche delle società e di molto altro) purtroppo queste salite possono avvenire troppo velocemente.
Questa è la differenza... e un proverbio recita che il contadino che monta sullo scragno (sgabello) o fa puzza o fa danno.
Come la mettiamo? Da una parte stiamo raggiungendo una democrazia che permetta a tutti di studiare, diventare potenti etc.. dall'altra si arriva in determinate posizioni senza averne le capacità e predisposizioni naturali.
Quale ci piace meglio?
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Sembra che il sistema economico mondiale abbia oggi bisogno piu' di ieri ,
dove per ieri intendo il 1800 all'epoca dell'industrializzazione ,
di
schiavi .
Di schiavi che producano e consumino.
La schiavitu' di oggi e' realizzata togliendo a poco a poco il benessere minimo che consenta alle persone di affrancarsi e vivere in modo indipendente.
Vuoi con gli sprechi e le tassazioni conseguenti vuoi con le crisi finanziarie a ripetizione stanno depauperando le classi basse e medie che si sono un po' evolute negli ultimi 50 anni.
Lo scopo e' creare un esercito di schiavi ,schiavi che lavorano e basta .
La tecnica non la scienza impone questo , e' un problema che nasce con il progresso dell'uomo inteso solo come soddisfacimento di bisogni materiali.
Ma c'e' una contraddizione: il progresso deve soddisfare bisogni ma la schiavitu' impone che questi bisogni non siano interamente soddisfatti.
Mi pare che questa contraddizione possa mandare in ''corto '' il sistema che ne pensate?