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Vecchio 18-09-2009, 20.27.40   #230
gibbi
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Io credo, ma non generalizzerei perchè lo baso su una esperienza di figlia e quindi soggettiva, che quando non c'è amore tra mamma e papà, quando non c'è più rispetto e attenzione tra i genitori, i figli non ricevono il senso della famiglia, anzi, vivono la disgregazione, l'inaffettività dei genitori, imparano a non dare un bacino a non dire un grazie ad essere implicitamente ed esplicitamente terreno di conquista da parte dei genitori e iniziano a pensare che tutte le famiglie siano così o peggio a sentirsi in colpa per la situazione.. Iniziano ad odiare l'altro genitore, iniziano a vedere le cose in maniera distorta.
Essere un buon genitore e fare il bene del figlio non vuol dire necessariamente che mamma e papà vivano insieme se questo non è più armonioso o non ha più basi solide per essere, perchè a meno che non si sia su un piano molto elevato di evoluzione, inevitabilmente un sacrificio per il figlio ricade come una spada sui figli, il sacrificio viene usato come arma, anche se non viene detto, il genitore che soffre la costrizione, passa la sensazione ai figli che l'assorbono tanto, tanto, tanto.
Condivido quanto hai detto , ma non sempre ,purtroppo, separarsi è frutto di una decisione comune, il più delle volte è imposta da uno e subita dall'altro ed ecco che la situazione per i figli è destinata a diventare ancor più difficile .
La responsabilità verso i figli cui facevo cenno è quella che imporrebbe al genitore qualche riflessione in più prima di comunicare certe cose all'altro , non si tratta solo della coppia e del loro rapporto che una volta sciolto ognuno gestirà come potrà , credo che in presenza di figli sia doverosa una quanto più possibile oggettiva valutazione della situazione , una previsione di come l'altro prenderà la cosa e di come potrebbe/saprebbe gestirla ( o non gestire) . Insomma valutare attentamente i contro e non è escluso che si renda opportuno rinviare , tergiversare e attendere anche sacrificando quell'onestà nel rapporto che vorrebbe una comunicazione in tempi più brevi possibili.
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