Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Vado oltre e rientro in tema, la morte è la massima espressione alla massima potenza di tutto l'universo che "ci dice" qualcosa sommergendoci... in un certo senso subendo passivamente il dire altrui ci avviciniamo alla morte, nostra e di chi ci parla.
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Quando ci facciamo inglobare dall'altro un pò moriamo?
A me più dell'essere riassorbita dal Tutto fa paura e mi deprime l'idea che tutta la vita ha l'unico scopo di aprire la porta della morte, quella del dissolvimento del corpo, e di passarla indenni. Mi deprime il fatto che tutto si concentra in un istante, in un momento. tutta una vita per un solo istante. Il momento del passaggio tra la vita e la morte. Quella sospensione in cui tutto ciò che hai fatti devi metterlo in pratica. Tutti gli sforzi, tutte le paure, tutto il piccolo mondo che ci siamo creati si concentra in quel passaggio. O lo vivi più di ogni altra cosa o vieni risucchiato nel Tutto. Non mi spaventa ritornare al tutto (almeno per ora), da li provengo, ma mi spaventa non essere pronta o sveglia nel passaggio e venire passivamente risucchiata. Non poter resistere. Mi deprime e mi ferma questa cosa, mi fa vivere l'incapacità di arrivare a quel momento e così si avvicina inesorabilmente.
So che le due paure si somigliano in fondo eppure è questa che mi ferma perchè può accadere in qualsiasi momento, un incidente e non hai il tempo nemmeno di abbandonarti alla morte, devi andare via e basta.