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Vecchio 07-10-2009, 19.09.26   #10
Ray
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Originalmente inviato da stefano Visualizza messaggio
secondo me è proprio quel "Può" che stona.
dai discorsi di Uno sembra un "deve"
domanda:
ma deve per chi?
perchè questo è stato il modus perpetrato per anni?
penso che se anche fosse tutto spiattellato davanti ...se uno non applica di fatto non capisce nulla.
poi volendo certo si può dire " è un modo per fare selezione oppure è un modo per aumentare il fuoco ecc. ecc. (e con dietrologia uno potrebbe anche pensare "chissà magari è un modo per mantenere una casta di pochi eletti)"
domanda:
ma è l'unico modo o è solo il modo usato sinora?
E' il modo migliore e più chiaro che in millenni si sia stati capaci di inventarsi.
E' impossibile parlare direttamente di queste cose per il semplice motivo che non esistono le parole. Quand'anche si decidesse di coniarle (e lo si farebbe comunque partendo da quelle che esitono già e quindi sarebbero simil-metafore) si dovrebbe partire da esperienze comuni, del tipo questa cosa la chiamiamo d'ora in poi pippo, ma sarebbe comunque un lingiaggio comprensibile davvero solo da chi ha in comune quelle esperienze.
Se ci penso vale per tutto. Prendi una mela e spiegala a un tizio sul cui pianeta le mele non esistono, non ne ha mai vista una e nemmeno se l'immagina, però potrebbe, tramite vari procedimenti che ignora, portarsi i semi sul suo pianeta, far crescere gli alberi, vedere le mele e assaggiarle.
Quindi ecco che il linguaggio ermetico si capisce sempre più via via che si procede lungo la strada, perchè si ha come metro di paragone la propria esperienza.

Certo, esiste il rischio che cita Nike, ed ecco il perchè dei simboli, ossia di qualcosa che racchiude più significati a diversi livelli e che quindi, dato un corretto approccio, per me vorrà dire un qualcosa e domani, ad ulteriore strada fatta, ne vorrà dire anche un'altra e così via.
Purtroppo la vera comprensione intellettuale è sempre col senno di poi, quella di prima è immaginativa e può essere utile ed avere il suo grado di esattezza, ma si deve accettare che si comprenderà circa, e quel circa corrisponderà alla misura del proprio grado.

Per le parti che io capisco devo dire che i vari maestri, che prima di capire ritenevo astrusi, invece non lo erano affatto e non riesco mai a trovare un modo migliore o più chiaro di loro di dire quella cosa. Ne segue che, per quel che non capisco, mi devo sforzare, la difficoltà è mia.

E' verissimo anche quello che dice Luke, lo sforzo di comprendere accende il fuoco e lo attizza. Spesso si ha bisogno che non ci vengano dette alcune cose, lo facessero sarebbe come rubare.
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