Discussione: incubi da sveglia
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Vecchio 08-10-2009, 15.24.03   #15
dafne
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Dunque
Il fatto accaduto col vecchietto mi aveva preoccupato moltissimo, pensavo fosse dovuto al fatto che mi sono ritrovata per l'ennesima volta impelagata in qualcosa che non so gestire, la precisione e la riflessione mi hanno portato a pensare che mi sono resa conto di aver razionalizzato molto ma di non aver concluso (nel senso di cambiato) un tubo.

Emotivamente parlando sono al punto di prima anche se, per fortuna, perlomeno vedo ciò che accade e comincio a vedere i retroscena.
Questo sempre dopo, purtroppo.

Comunque, l'atteggiamento scatenante è mio, lasciando a parte il comportamento dell'altra parte che non è in mio potere cambiare (sgrunt), questo atteggiamento condiscendente e malizioso mi parte in automatico.
La sensazione sgradevolissima al momento del gossip (ahahah non l'avevo vista sotto questo aspetto) è probabilmente partita dal percepire che ci stavo cascando in pieno.

Ho riflettuto su due cose.

Una è che questo atteggiamento mi parte quando vado in cerca di approvazione, considerazione, calore, complimeti. Cioè, praticamente, sempre, che sia consapevole o meno.

Due che il ritenere che io lo ricerchi solo in persone che mi danno una certa emozione (persone col carattere molto forte ad esempio, o comunque con una forte sicurezza) è una bufala che mi sono raccontata.

La verità, per come la percepisco adesso è che ho un enorme sconfinato bisogno di considerazione e conferme (bisogno di esistere) e che come una drogata (non battuteggiate su questo perchè stò facendo fatichissima a tirar fuori sta cosa) che "annusa" la possibilità di una dose mi parte l'atteggiamento "gatta morta" (beh non proprio, non sempre, dipende dal soggetto dall'altra parte, ma rende l'idea) e cerco di acchiappare l'altro.

Il vecchietto in questione, per restare sull'esempio, mi stava facendo un favore ma senza chiedermi in cambio niente, eravamo già in buoni rapporti..voglio dire..non c'era alcun bisogno (posto che ce ne sia mai ma cmq..) di lasciarmi prendere all'amo (cioè di prendere all'amo lui ) ma il bisogno di considerazione ha fatto il suo percorso e io mi sono ritrovata in una sgradevolissima situazione con la sensazione di non poter più dir di no.
No che non proviene dalla situazione del passato, penso, ma piuttosto origina ancora prima, quando svendermi per ottenere consensi è diventato il mio comportamento più funzionale.

Io non basto a me stessa, questo è gravissimo, questo mi spinge alla ricerca di altro e finisco obbligatoriamente tra le sgrinfie di un determinato tipo di persone perchè solo quel determinato tipo di persone si presterebbe a certi giochetti.
E sono diventata anche piuttosto bravuccia in questo lavoretto, tanto da riuscire ad andare sempre a colpo sicuro per quanto inconsapevolmente, tanto da non riuscire a considerare nel post dillà sulla prostituzione la possibilità del no

Bon, adesso ricomincio da me, inutile discutere su quanto sia brutto e sporco il mio animo, devo accettare il vuoto e iniziare a riempirlo con qualcosa che solo io posso darmi, la mia personale considerazione, smettendo la caccia all'altro, riscoprendo i miei interessi, le mie inclinazioni, i miei personalissimi desideri...è questo il sano egoismo penso (si, ancora lì stò )

Non abbasando la guardia però, anzi, perchè questo comportamento vegeta di più di benissimo sottobanco e ha una sua autonomia, tale che se ci casco posso solo cercare di osservare il dopo.

Mi preoccupa non poco che la questione non sia risolvibile razionalmente, l'avrei già fatto, ma regni piuttosto nell'emotività...qualche suggerimento? O correzione o spunto..grazie
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