Discussione: incubi da sveglia
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Vecchio 13-10-2009, 13.38.20   #29
dafne
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Io penso che il nocciolo della questione sia tutto qui, almeno per quanto riguarda la mia esperienza. La sensazione di non meritare niente, di non valere nulla incollata negli strati più profondi del nostro essere. Esigenze di affetto, di calore e di attenzione che non sono state colmate quando dovevano e che hanno lasciato un vuoto imperante che chiede costantemente di essere riempito. Il sesso diventa più o meno inconsciamente un'arma per tentare di risolvere questo bisogno ma è un'illusione perchè il vuoto appartiene a alla bambina e non alla nostra personalità adulta, quindi si va avanti così, abbassandoci in ogni occasione dove ci accorgiamo di essere veicolo di attenzione ...Finchè non se ne diventa consapevoli. A quel punto secondo me si può iniziare a fare qualcosa e a tentare di districare la matassa, con pazienza
Questa è più o meno l'idea che mi sono fatta
Laicizziamo il discorso e scendiamo nel pratico?

Io mi stò facendo quest'idea.
Da bambini abbiamo bisogno di tutto, di essere curati e nutriti.
Nutriti per bocca e per anima, non sono solo le energie fisiche ad essere importanti ma anche le impressioni e il cosiddetto calore umano.

Capita che il bimbo pretenda in modo più che giusto quando è molto piccolo di avere questo cibo (fisico e non fisico)

Crescendo prende autonomia ma se nel mangiare è piuttosto facile assecondare questa necessità (tutte le mamme gioiscono nel vedere il proprio cucciolo che comincia a spatasciare la pappa col cucchiaio) sul piano delle impressioni i bambini continuano a ciucciare, non solo per apprendere ma anche per nutrirsi di quell'affetto che ci tiene vivi.

Capita che a volte all'autonomia alimentare si arrivi con tempi diversi ma ci si arrivi, per l'altra forma di autonomia (e cioè "scaldarsi da soli") il discorso si complica di molto.
Quella che dovrebbe essere la sicurezza che porta all'autonomia emotiva passa attravarso le abitudini e i comportamenti dei nostri genitori.

Se ti ritrovi con genitori freddini o poco comuinicativi ecco che la parte comunicativa e affettiva non verrà sollecitata abbastanza da maturare completamente.

Per come la vedo io se un certo sviluppo del proprio centro emotivo non arriva a maturazione si rimane nella fase precedente, ossia nella fase in cui ci aspettavamo tutto da mamma e papà (coccole, rassicurazioni, complimenti ecc ecc)

Manca il calore, energia quindi, e la fonte a cui eravamo abituati ad attingere, per quanto in poca dose, col tempo si affievolisce e così..parte la caccia.

Parte la caccia ad una nuova fonte, cioè ad un altro essere umano (perchè quella è la modalità che conosciamo), mentre in realtà dovremmo poter accedere ad una fonte diversa, quella universale e produrci, rielaborare, il calore da noi. (anche se il calore umano della condivisione è comunque, a mio avviso, sempre essenziale per l'uomo)

Spero di non aver detto troppe cavolate ma quando faccio una cosa che mi piace, o quando accade una cosa che mi piace mi scaldo moltissimo..un tramonto scalda il cuore si dice no? quando non riusciamo ad accedere al cuore, o meglio, quando non riusciamo a trasformare le impressioni che ci toccano in calore grazie al cuore dobbiamo ripiegare su energia calorica di più..come dire...bassa lega, come la rabbia (che scalda) o il sesso.

Entrambe queste cose generano calore ma non nutrono l'anima come vorremmo in realtà, sono solo pagliativi che durano, appunto, per il tempo che bruciano.

Ecco che aprire il cuore diventa fondamentale ma è difficile riuscirci se lo hai sigillato e murato in una roccaforte

Io riesco a sentirlo quando dipingo, quando vedo un cielo cobalto, quando medito e riesco a sentirmi in pace col mondo.

Adesso devo "solo" disintossicarmi dai fuochi di paglia a cui mi ero abituata. Qui rende benissimo il paragone di capo Uno con gli alcolizzati, certe situazioni mi stanno come una sigaretta a chi stà cercando di smettere o un liquore a chi sta cercando di non bere.
L'automatismo parte da sè senza alcun controllo da parte mia, ed è perverso nella sua forma e nella sua forza..ecco dove, secondo me, la volontà deve portare al potere...ma bon mi fermo che ho scritto un papiro
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