kael scrive
"In realtà le cose non stanno così. Non per niente si parla di allievi in campo mondano e di discepoli in campo spirituale. Il discepolo rinuncia a se stesso, alla sua persona, si fa tramite di qualcosa di più grande, e questa, invece di essere una costrizione, uno svilimento, è la più alta forma di libertà possibile"
e io potrei dirti che una persona che rinuncia a se stessa, alla sua persona e si fa tramite diretto di qualcosa di più grande che vive in se stesso e riconosce,
non necessita di passare per il discepolato (a meno che non scelga di farlo)
perchè è (per usare tuoi termini) direttamente iniziato dall'alto e non da un tramite.
Ultima modifica di stefano : 19-10-2009 alle ore 15.06.27.
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