Discussione: La carne
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Vecchio 02-11-2009, 14.37.57   #1
Ovidio
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Predefinito La carne

Sono tutto concentrato nella lettura, quando appoggiando il viso fra le mani mi rendo conto della carne che riveste il mio volto. Mi sorprendo, inizio a palpare, le guance, la bocca, la fronte... che strana sensazione sentirsi avvolti da quell'involucro sanguinolento, da quella viscida carne molle che ci relega nella materia.
Più tocco e più mi vien la nausa pensando ad una bistecca, al grasso che schizza di fuori quando la mettiamo a friggere sulla griglia.
Per un attimo ho l'impressione di avere la guancia appoggiata in una padella sul fuoco, sento il fetore del sangue che esce, la carne che frigge, il grasso che cola.
Mi sento una specie di maiale, appeso insieme ad altre centinaia in un mattatoio, carni scuoiate, sventrate, viscida materia purolenta che mi riveste uniformemente, in bocca il sangue che a forza di ingoiarlo mi causa vomito e mi soffoca nella mia stessa feccia.
Sono un maiale, ecco quello che sono! Il mio IO è soffocato e vinto dal grasso, ovattato, rivestito e insonorizzato. E' la carne che mi vive, è la carne che intrisa di grasso mi fa grugnire ad altri milioni di maiali, ad avere comportamenti perversi, a rotolarmi nel fango e a cercare l'appagamento di un amplesso.
Ma ora è diverso. Mi sento ben staccato da questo schifo, anche se tirando la pelle del viso sento che non viene via. E' la mia condanna, mi aderisce addosso come colla, non me ne posso privare. Posso solo spiritualizzarla, devo spiritualizzare il maiale che c'è in me.




Lentamente il momento svanisce, lo schifo passa, il fetore del grasso fritto pure, se ne va anche il nauseabondo odore di sangue in bocca. Torno quello di sempre, mi sento la pelle addosso ma non mi da fastidio, è la normalità non sentire più l'osceno odore quando lo si respira quotidianamente. Tutto tornerà come prima, mi resta solo la sensazione di terrore per quello che ho provato, una piccola anima rapita e segregata in un ammasso di grasso, che urla disperatamente aiuto fra milioni di altri maiali nella stessa condizione, ma che nessuno sente perchè sono rivestiti e soffocati come lei, facce di maiali che come automi camminano in posizione eretta senza sapere dove vanno......
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A narrar il mutare delle forme in corpi nuovi, mi spinge l'estro.
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