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Originalmente inviato da RedWitch
Vorrei vedere bene questa cosa perchè non arrivo del tutto a comprenderla..
Prendiamo l'esempio del criminale, fa un certo percorso per diventarlo, lo diventa, lo è anche quando non agisce in tal senso. Poniamo che si penta, e che inizi a collaborare con la giustizia e che lo faccia continuativamente. A quel punto? il criminale continua ad esistere o diventa un uomo onesto?
Quel che mi sfugge è se quel che diventiamo, e poi siamo, lo siamo tutta la vita o c'è spazio di manovra? I cambiamenti che operiamo su di noi fanno in modo che diventiamo altro, o alla base c'è sempre il criminale?
Prendiamo il fantino, ha fatto un certo percorso per diventare tale, poi smette di fare il fantino poniamo va in pensione, ma sempre fantino resta?
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Al primo punto risponde la cronaca. Negli ultimi tre anni, un collaboratore è stato arrestato per spaccio di droga e un altro per detenzione illegale di armi da fuoco.
Evidentemente certe cose cristallizzate si frantumano solo davanti ad un sincero pentimento. La maggior parte lo fa per salvarsi la vita o per salvarsi dal carcere.
Se l'anima del fantino si è cristallizzata e nessuno riesce a cambiarlo, si rimane un fantino.