Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Eh ma qui dovresti cambiare la tua ostinazione di voler giocare a basket, almeno a volerlo fare a livello professionistico. Se ci vuoi giocare per giocare va bene.
Comunque ci sono playmaker non tanto alti, certo 1,50 forse è impossibile, non so non mi intendo di basket.
In realtà il carattere non è ne un mezzo ne un fine, è un indicatore.
Siamo abituati a dire che tizio è scontroso perchè questo percepiamo dalle sue azioni (mezzi) oppure che è capace perchè questo percepiamo dai suoi risultati (fini) ma noi generalmente osserviamo l'idea di questa persona, cioè su un livello di astrazione superiore. Il carattere è un sistema con cui riusciamo a definire più velocemente una persona.
Se dico che tizio è un rompi@@ non ho bisogno di elencare tutti i fastidi che reca a me e/o a tutti, con una parola sola inglobo moltissime sue azioni, idem se dico che è un sant'uomo.
In realtà poi queste definizioni dovrebbero essere stati d'essere, ma lo sono finchè non li definiamo, se li definiamo divengono il generico carattere, cioè una rappresentazione della persona X mediamente riconosciuta come rispondente alle sue azioni ed ai risultati che questi ottiene. Se conosci bene una persona (anche te stesso) vai oltre il carattere, arrivi all'essenza.
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Tu dici un indicatore dello stato d'essere .
Si e' vero il carattere e' una manifestazione di quello che siamo , se cambiassimo lo stato d'essere senz'altro cambierebbe anche come ci manifestiamo .
Ma si puo' cambiare lo stato d'essere nei limiti di cio' che siamo in potenza .
Possiamo far divenire in atto cio' che e' latente non si puo' fare di piu' .
Per questo appare minimo il cambiamento : perche' ci si aspetta di poter diventare diversi da quello che si e' .
Voglio dire che anche il margine di miglioramento dell'essere ha il suo limite e cosi' l'aspetto esteriore di questo corrispondente al carattere di ciascuno .