Oggi al lavoro m'è capitata una cosa curiosa.
Ad un certo punto, in piena crisi d'ansia da prestazione (ahah) le cose han cominciato a peggiorare, nel giro di 10 minuti ho battuto un giornale col prezzo sbagliato, con conseguente caos nel resto, si è rotta una bottiglia di latte, ho battuto un resto di circa 200 euro invece di 20
Un inferno...dopo di che ho cercato di respirare (vado fastidiosamente in apnea quando sono agitata, non me n'ero mai accorta) e facendo i due clienti successivi ho avuto una sensazione stranissima.
Era come se la mia attenzione (penso fosse attenzione) fosse "sfilacciata" in direzioni diverse.
Un pò alla cliente che stava imbustando, un pò a quella dietro, un pò alla collega che avevo alle spalle un pò al resto che mi stava dando e un filo anche verso l'entrata del supermercato (uffici responsabili)e a quello del giornale che se n'era andato...
Mi sono resa conto che mi stavo quasi smembrando, stranissimo, ho fatto uno sforzo enorme per concentrarmi sul denaro che mi stava dando, poi al totale, facendo quasi le cose al rallentatore da tanto mi costavano.
Rimesso il fuoco su un punto (si può dire così?) ho ripreso a respirare e ho dato il resto e mi sono obbligata a sorridere al cliente successivo e ricominciare come se fosse il primo scontrino (penso perchè parte del mio pensiero era ancora sui disastri appena capitati)
Poi sono andata in pausa e respirando mi sono detta che tutti lì mi avevano detto che tutti i miei errori erano normali, che dovevo pur fidarmi visto che facevano quel lavoro da anni, che dovevo concentrarmi su saluto-passaggio codici-stop alle battute su quello che non passava-totale-contante-resto
una cosa per volta.
Non sono in grado in questo momento di gestire nulla ad ampio raggio, quasi neanche la cliente che mi parla mentre passo i codici. Così ho imparato a fermare il tempo alzare gli occhi e chiedere che vuole
Direi che la Provvidenza mi ha ficcato proprio nel posto giusto per risolvere un bel mazzo di "problemini" tutti assieme