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Vecchio 12-02-2010, 13.09.40   #41
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Esatto.
Cosa è cambiato?
E' cambiato che una volta (minimo, ma dico minimo, un paio di secoli fa) chi partiva da posizione privilegiata, perchè ricco e/o in posizioni di potere, fin da ragazzo veniva inserito in un sistema di educazione rigido. Ben più rigido della gente normale da un certo punto di vista. Il ragazzo povero era condizionato solo al lavoro materiale: produrre->mangiare e simile. Il ragazzo ricco, studio culutrale a parte doveva assimilare tutta una serie di regole di comportamento che poi gli avrebbero dato le basi per prendere il posto dei genitori.
L'etichetta per esempio di cui oggi ci rimane solo una cosa pomposa e sterile....
Oggi le cose sono cambiate, prendiamo un esempio a caso: Lapo. Poteva diventare un capitano di industria, invece approfittando dei suoi privilegi fa la "bella" (punti di vista) vita e poi spende qualche milione per mettere su qualcosa che lo fa sentire responsabile. Che possibilità può avere di evolvere una persona così? (non è un giudizio, non lo giudico, dico ciò che vedo)
Si, può sempre cambiare, ma di fatto ha le stesse possibilità di chiunque, non di più.

Non è neanche vero che uno che debba arrabattarsi per mangiare non possa evolvere, altrimenti dobbiamo riscrivere la storia di S.Francesco, dello stesso Gesù, del Buddha etc...

In sostanza poveri o ricchi s'ha da lavorà se si vuole crescere anche come persone, non esiste il ricco che si chiude in biblioteca, legge, studia ed evolve. Al massimo si fa un cultura dei termini, delle filosofie, ma occorre l'interazione con altre persone e nei momenti di difficoltà e tensione..... o di gioia (cosa che però per diversi motivi, che abbiamo già visto altrove e eche riprenderemo, è più rara).
Tensione non significa litigare, cosa che qualcuno a mezza via ha capito

La sensibilità e la coscienza sono collegate Filo, ma non sono la stessa cosa. Puoi essere sensibile e sentire che qualcosa non va ma non averne coscienza, viceversa se ne hai coscienza sei anche sensibile e senti
Oh insomma mi vergogno un po' delle domande che vorrei porti, mi sforzo eh.
Ogni tipo di lavoro va bene? Oppure ci sono lavori che non vanno bene? Faccio un esempio una donna che ha una famiglia e che non ha nessun parente che la può aiutare, ne finanziariamente ne come supporto di nessun genere, ed ha dei problemi logistici per cui deve essere sempre reperibile, può trovare un lavoro da svolgere nella propria abitazione, anche questo è un lavoro ottimale, oppure è come rimanere nella bibblioteca?
Altra cosa, quella tensione di cui parli deve essere qualcosa di cui ho paura visto che è come se qualcosa in me si rifiuti di comprenderla si può aprire un'altro thread su questa cosa? Se poi non capisco neppure così mi rassegnerò almeno avrò la prova che o non ce la faccio, o non voglio farlo, ma almeno una presa di coscienza, pensi si possa fare?
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