Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Non lo so...se mi preparo per un esame, avrò più possibilità di superarlo, se ho studiato, ho fatto del mio meglio, dovrei essere pronta, poi non c'è certezza che l'esame vada bene.. è comunque un salto nel vuoto. Allo stesso modo pensavo che ci si potesse preparare alla morte iniziatica, ma è vero che se non si sperimenta una cosa, non si puo' essere pronti, perchè non si sa cosa ci aspetta.. per quanto ci si possa preparare si va verso l'ignoto... ma allora il Maestro come sa quando è il momento giusto?
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Ecco: preparati e pronti, qui c'è il succo del discorso
Pre-parato/a significa che metti una cosa (in questo caso te stessa) nella giusta disposizione per fare una cosa.
Quando prepari la tavola metti piatti e forchette nel modo in cui poi ci risulterà più semplice usarli.
Pronto è connesso al tirare fuori ciò che è già fatto ma non manifesto. E' l'azione ( ---> ) del tirar fuori, non ciò che c'è un centesimo di secondo (o meno) prima. Quindi non si può essere pronti prima di fare una cosa, non si può essere pronti dopo averla fatta, pronti è una condizione di quel presente.
La preparazione è connessa al metodo, che questo sia evidente o meno. Prepararsi a mangiare è diverso in un ristorante occidentale rispetto ad una tenda di beduini anche se alla fine si mangerà comunque. Si mangerà nello stesso modo? No
Citazione:
Originalmente inviato da m@pi
non credo che la natura divina metta limiti, i limiti li mettiamo noi umani
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Sebbene tutto abbia il divino in se, "natura divina" non suona per nulla.