Ma come si sta, in concreto , durante l'opera al nero?
Personalmente la immagino, almeno nella sua fase più intensa, come un periodo in cui si è cupi, si ha voglia di solitudine per dedicarsi completamente al lavoro su noi stessi, spinti però da un anelito forte a proseguire, a dirottare tutte le energie su ciò che stiamo facendo, perchè altrimenti si rischia di trasformare l'opera in una specie di crisi depressiva, di pessimismo cosmico da cui diventa difficile uscire.
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