Citazione:
Originalmente inviato da 'ayn soph
Insomma la faccio breve, oggi dannazione è una parola collegata al danno, qualcosa che si rompe o si ammacca (non ricordo cosa è stato detto qui dentro amnesia temporanea). Proseguo, l'uomo comune non si pone questo problema e prosegue per la sua strada (sua nel senso che crede che faccia lui) mentre che inizia un cammino forse è meglio che se lo ponga. Vediamo se faccio bene ad avere scrupoli oppure sono solo parole: se nella vita deve realizzare qualcosa ed ho successo allora si dice che "sfondo" oppure che realizzo o che faccio centro insomma "ce l'ho fatta". Se non ci riesco invece perdo e la perdita per me potrebbe essere un duro colpo da incassare e quindi da "mandare giù" (non trovo lo smile arrampicatore) che mi può fare anche dannare (si dice no?). Andiamo al nocciolo, se si fallisce nella vita spirituale cosa ci aspetta?
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Io penso che l'importante è mettersi sulla via per intraprendere il cammino, e che ognuno metta a frutto i suoi talenti, chi più ne ha più ne metta e chi ne ha pochi va bene uguale, così si dovrebbe realizzare se stessi.
In questo modo non si può fallire nella vita spirituale, a qualsiasi punto si sia del cammino.
La dannazione secondo me è quando si nascondono i talenti sotto terra, o quando si vende l'anima al diavolo, cioè quando il massimo scopo della vita è materiale, in questo caso non si è su nessuna via spirituale ma su quella della dannazione.