Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 08-03-2010, 19.14.12   #179
'ayn soph
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Il cavallo da domare è veramente un ottimo esempio. Fra l'altro, vado a intuito non conosco l'etimologia, il verbo domare può avere attinenza con domus, per cui "portarlo dentro casa, addomesticarlo"
Gli animali comunque, più di qualsiasi altra cosa, percepiscono la paura. La fiutano lontano un miglio. Fai vedere ad un animale feroce il minimo segno di debolezza e sei spacciato... (questo vale anche per ambienti altamente competitivi in ambito umano, ma vabbè )

Non ho mai domato un cavallo realmente, ma so che il primo passo è fronteggiarlo. Continuare a seguire i suoi movimenti in modo che il suo muso sia sempre di fronte al nostro. Non si deve interrompere il contatto visivo. E piano piano avvicinarglisi, fino a mettergli le briglie. Solo allora si può tentare la monta, il cavallo reagirà, scalcerà, ma se ci sente fermi, decisi, dominanti, piano piano si lascerà domare.

Un'altra cosa. Da quel momento il cavallo diventa nostro, e ce ne dobbiamo assumere interamente la resposabilità. Significa l'impegno di dargli da mangiare ogni giorno, di strigliarlo, di portarlo in giro e di nutrirlo. Non è un oggetto che possiamo lasciare chiuso in stalla per mesi e pretendere che risponda ai nostri comandi solo quando lo vogliamo noi. E' un essere vivente che ci offre i suoi servigi in cambio però delle giuste condizioni....
Hai chiarito molto bene Kael il concetto di cavallo e ahimè le condizioni dei cavalli sono molto differenziati da chi ne abusa a chi non l'usa, insomma non è poi neppure tanto facile regolarsi, fare una via di mezzo è sempre difficile. Vedi i cavalli dei santi
l'avranno tirata la cinghia o il morso?

Ultima modifica di 'ayn soph : 08-03-2010 alle ore 19.54.23.
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