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Vecchio 21-03-2010, 00.13.08   #48
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
In realtà queste persone hanno energia come tutti gli altri, forse anche meno a volte, soltanto non sanno direzionarla e non volendo a volte riescono bene in qualcosa dove ne dirigono in abbondanza.
Ma questo è già un comportamento attivo seppur involontario o incoscio, nel discorso di parla di una dinamica passiva più o meno volontaria o conscia.


Se intendi tra follia ed ispirazione (per esempio) no.

Per capirci, l'ispirazione o l'immaginazione attiva, l'amore etc... non sono folli. l'infatuazione, il fantasticare, l'innamoramento, la gelosia etc... sono folli.
La follia, papale papale, serve solo per "stappare", se parliamo di follia reale. Non peschiamo nella follia, ma peschiamo attraverso ciò che la follia modifica in noi e che riusciamo a ricordare se torniamo.

Metaforicamente potremmo vedere un pezzo di ferro (la nostra mente prima), lo mettiamo dentro il fuoco (follia) e poi tirandolo fuori lo battiamo (ricordiamo) affilandolo come una lama. A quel punto la nostra mente tagliente è in grado di lavorare diversamente ed attingere in altri territori.
Nella metafora potremmo dire che anche solo avvicinando al fuoco un metallo può diventare "tagliente" finchè rimane rovente, questi sono gli estri artistici casuali, ma a parte alimentare l'ego non ci danno altro realmente. A volte può servire come percorso preparatorio... ma non può essere casuale.

No, il conscio e molto, tanto, infinitamente, più ricco di quello che normalmente conosciamo, non meno dell'inconscio. La fregatura è che con l'inconscio accettiamo come dato di fatto che non lo conosciamo tutto, con il conscio siamo convinti di conoscerlo.
Bastano esperimenti stupidissimi per accorgersene, per esempio prendi quel 3d in cui Era raccontava di una cena bendati. Ma te ne posso proporre a migliaia, solo che vanno fatti al momento giusto e nell'ambiente giusto, altrimenti non rendono.


La temperanza (parola che nella metafora che ti ho fatto sopra del metallo e della lama dovrebbe darti altri sensi) è qualcosa o qualcuno che ci riporta fuori, direttamente o indirettamente... e che magari ci da poi le martellate adatte a temperare il metallo.
Conosco molte persone che hanno avuto un barlume di follia, sono riuscite ad uscire da sole, ma non hanno completato il processo perchè non avevano nessuno e/o non erano pronte. Si credono illuminate, ma lo sono nel senso passivo che dicevo sopra, hanno preso una scottata insomma... come la cotta di una amore, qualcosa destinato a terminare ma che si può prolungare irrealmente all'infinito.
Allora la condizione e' questa :
il conscio lo sottovalutiamo e l'inconscio non lo facciamo emergere per apprezzarne i contenuti .
Una ben misera condizione la nostra !
Il conscio lavora cio' che l'inconscio gli sottopone .
La temperanza ha dunque a che fare col conscio e col ritorno alla coscienza .
Tuttavia ci servirebbero e forse possiamo trovarli esempi che dimostrino quanto conscio ed inconscio siano in grado di equivalere .

La psicologia ritiene molto piu' ricco l'incoscio ma questo non vuol dire ancora niente : e' come chiedere all'oste se il suo vino e' buono .

Bisogna che si dimostri sia l'una cosa che l'altra cioe' che si equivalgono per importanza conscio ed inconscio .
Un po' come dar piu' o uguale importanza all'uva o alla lavorazione dell'enologo nel fare un buon vino

OT Aggiungi per favore una n a condanna nel titolo? grazie

Ultima modifica di nikelise : 21-03-2010 alle ore 00.15.11.
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