Citazione:
Originalmente inviato da 'ayn soph
spesso ci troviamo difronte simboli o raffigurazioni che per l'immediato non hanno un vero valore reale, ho provato ad esternare qualcosa per vedere se tu ci vedessi qualcosa, sinceramente non ho un appiglio per seguire un discorso coerente ma ci ho provato. Ma forse se ne avremo bisogno quei simboli saranno li, accessibili per il futuro.
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Si le cose restano a nostra disposizione.
C'è una pigrizia di fondo, una resistenza a vedere le cose in altra angolazione Le resistenze sono dure a morire, e speso muoriamo prima noi.
Stanotte nel sogno sono scesa nella dimensione che più mi piace. Sdraiata sul lettino della nonna(morta in realtà), con lei accanto nella sua casa dove non c'è alcun altro mobile, resto a chiaccherare in atmosfera intima , con luce poco diffusa solo a rendere visibile quell'angolo. Lei deve fare un regalo e le prendo dall scaffale sopra di me, stendendo solo la mano, un portafoto di legno indorato(
rettangolo), lo guarda e si siserva di vederne un altro, che le porgo subito dopo. Mentre li mostro , gli oggetti diventano più piccoli, più compatti e raffinati nella finitura. Non basta, le prendo allora una piccola
statuina, come un pollice, in oro, però a tratti diventa portafoto.le dico che questo è veramente delizioso come regalo seppure costi poco, quanto poco lei dice? Vado per leggere la scritta piccola, ma lei fa prima: dieci euro. le dico sei per lei e non deve rifiutare ,è quello che costa a me, non dimentichi che lei è la mia nonna.
Si presenta il rettagolo, che inspiegabilmente diventa
massa tondeggiante quasi informe, appunto la statuina dondeggiante come un piccolo
gnomo.
La nonna nei miei sogni, un tempo ha rappresentato la morte. Oggi direi la morte quando accade in modo naturale.
L'ambiente mi ricorda la tomba egiziana, ma senza sfarzo alcuno.
La dimensione del sogno era bella, un incontro fiducioso.