Discussione: Il vizietto
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Vecchio 29-04-2010, 20.55.24   #126
diamantea
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Mio padre è morto da sette anni, come la tua mamma. Gli ultimi tre anni non ci siamo parlati malgrado abitavamo quasi nella stessa casa. Lui non accettava le mie scelte. Mi ha rifiutata come figlia e mi ha dato un grande tormento. Credevo che quell’inferno non sarebbe mai finito. Lui si ammalò gravemente, ma neanche questo bastò per riavvicinarlo a me.
Poi un giorno lui si fece trovare vicino il mio garage ma di spalle. Volendo potevo evitarlo facendo finta di non vederlo ma qualcosa mi trattenne. Capì che lui voleva salutarmi, erano gli ultimi giorni della sua vita, ma non voleva dirmelo chiaramente, sapeva di avermi fatto molto male così mi lasciò la scelta: potevo andarmene o chiamarlo. Ci pensai su un attimo, poi sentii una grande onda di Amore e il perdono dentro di me verso un uomo che aveva i suoi limiti ma era mio padre. Lo chiamai e ci abbracciammo in un lungo struggente abbraccio, gli dissi tante volte “mi dispiace”, fu il mio addio nell’amore, quell’amore che dopo la sua morte, pochi giorni dopo, mi diede molta pace nell’affrontare una lunga elaborazione liberatoria delle mie catene.
Mi hai tolto la gioia saperti in vita e il dolore di saperti morto, ma sei mio padre, rinnegare te è come rinnegare una parte di me”
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