Discussione: Parliamo dell'istinto?
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Vecchio 01-05-2010, 20.03.11   #20
stella
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ma siccome siamo in esoterismo possiamo anche guardarli come correnti vitali che dall'alto "scendono" nella corporeità e risalgono alla coscienza sotto forma di istanze legate alla materia, e che in qualche modo ci spingono ad esperire e a mentenere e migliorare le condizioni per poter esperire. Da questa discesa e risalita la loro forza e la conseguente possibilità di venire usati, o meglio di usare la forza di cui sono dotati, per funzioni più elevate. Se ci limitassimo alla visione psico-materialistica non si potrebbe parlare ad esempio di sublimazione.
Tuttavia primma parlavo di istinti espansivi e coontrattivi, forse scegliendo male i termini non so, in ogni caso mi riferivo a spinte verso il fuori/crescita/espansione dell'io e a spinte opposte. E' infatti presente in noi un istinto o serie di istinti che ci spingono a ritornare nell'indifferenziato, all'inerzia se vogliamo vederla da un'altra parte e che in qualche modo bilanciano quelli espansivi.
Quell'indifferenziato di cui abbiamo parlato un po' quando discutevamo della fiaba della piccola fiammiferaia... quell'indifferenziato dal quale ci stacchiamo per esperire e contro il quale cerchiamo di costruirci un'individualità e che però continua a chiamarci indietro senza che sia raggiunta... promettendo una specie di "pace ddel non essere" per dirla in modo un po' romantico.
Per contro abbiamo un istinto che ci spinge verso fuori, verso il mondo, verso l'altro da noi, che rischia di possederci e che tende a farci inglobare/possedere/mangiare ciò che è appunto altro da noi ma che vorremmo diventasse noi.
Mi associo alla domanda di Webetina per quanto riguarda le correnti vitali che provengono dall'alto ed entrano nella nostra corporeità, avevo pensato all'istinto sessuale che può essere incanalato verso fini più alti come potrebbe essere l'arte, insomma creare qualcosa di nuovo e di unico che si associerebbe al procreare dell'istinto più basso, ma non credo che ti riferivi a questo.
Per quanto riguarda invece gli istinti espansivi e quelli contrattivi, penso si tratti, nel primo caso di un istinto che spinge, come hai detto, fuori da noi, verso l'altro, me per possederlo, e questo mi sembra abbia a che fare con il controllo, oltre che con il potere.
Nell'altro caso direi che si tratti di una specie di annullamento di noi stessi come individui, al non voler prendere decisioni o prese di posizione, a lasciarsi in qualche modo trascinare dalla corrente senza opporre resistenza.
Il primo lo vedrei come forza maschile e l'altro femminile, solo integrando uno con l'altro si riuscirebbe a essere persone equilibrate, anche se mi è un po' difficile vedere queste istanze opposte come istinti, ma in effetti sono spinte opposte che partono da noi....
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