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Vecchio 04-05-2010, 11.26.06   #5
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Bisogna mettere ordine, intanto bisogna distinguere autorità da autorevolezza.
L'autorevolezza in un certo senso la si da, si riconosce il valore di qualcuno in qualche settore e lo si ascolta, si prende il buono di ciò che dice. Questi non da ordini, siamo noi che prendiamo ciò che ci pare buono.
L'autorità non si da a qualcuno, ce l'ha se se la prende con la forza o per un qualche diritto.
Lasciamo perdere le autorità prese con la forza, quelle andrebbero combattute e basta, ma sulle autorità di diritto il discorso cambia.
Una autorità di diritto è quella che si esercita in un determinato ambito o perchè quel ambito è stato da essa autorità costruito e mantenuto e noi siamo liberi di esserci o meno, oppure perchè i partecipanti di un qualcosa decidono liberamente di assegnare l'autorità (non il singolo però, cose tipo votazioni etc...)
Poi ci sono perversioni e degenerazioni varie...... ma le vediamo a parte.

Facciamo degli esempi. La Chiesa Cattolica per esempio. I vertici di questa hanno l'autorità su questa religione, perchè nel bene o nel male la religione l'hanno costruita. Noi possiamo decidere di parteciparvi o no.
Questo sito per esempio, mi arrogo l'autorità di decidere delle regole di comportamento etc... chiunque può decidere se partecipare o meno. Lo Stato, attraverso le votazioni (poi funzionano come funzionano, ma il principio è quello) stabiliamo le autorità principali e quelle discendenti indirette etc....

In realtà, se ci pensiamo bene, l'autorità è sempre concessa anche quando di diritto, l'autorità non è del Papa, ma della Chiesa in quanto entità, qui non è la mia ma del sito in quanto entità, nello Stato etc...
Poi le entità che raggruppano più persone (ma pure una sola) esercitano (così dovrebbe essere) l'autorità per interposta persona.

In sostanza se il sito è tranquillo io non ho nessun bisogno di esercitare autorità, se lo faccio lo faccio perchè il sito possa continuare a prosperare secondo gli scopi e le finalità che sono in esso contenute.
Qua può diventare difficile distinguere visto che io sono il fondatore e quindi quello che ha impostato il sito, ma provate ad immaginare che io lo abbia ereditato o che lo lasci a qualcun'altro. E' il sito importante, non chi lo amministra o chi ne esercita l'autorità.
L'autorevolezza è diverso... può essere mia come di chiunque altro, ognuno l'ha in base a ciò che dice e fa.

Se trasportate questo discorso su tutto potrete scoprire delle cosette.

Un marito ed una moglie non possono avere autorità e nessuno dei due può dare autorità all'altro, l'autorità è della famiglia, del matrimonio... poi all'interno di questo uno dei due potrebbe esercitare l'autorità (che arriva del matrimonio, non sua) perchè magari è più bravo a fare una cosa, che so per esempio a gestire le economie. Se, per esempio, il marito è uno con le mani bucate è giusto che amministri la moglie e viceversa...
In questo caso entrambi dovrebbero votare chi deve avere autorità su certe cose.. dal momento che non c'è un diritto, neanche in società patriarcali o matriarcali (che comunque se studiate bene funzionavano in un certo modo comunque... se funzionavano bene ovviamente, provate a pensare a chi aveva la chiave della dispensa e dei magazzini in famiglie benestanti di periodi patriarcali).

Lo so che non ho detto tutto... magari si può anche interpretare male ciò che ho scritto... vedremo di chiarire meglio in caso.
Vorrei provare a vedere se ho capito quello che hai detto.

Mi pare di aver capito che l’importante è l’ente e l’autorità deriva da quest’ultimo, ad esempio può esistere l’autorità della famiglia che per la sua stessa esistenza comporta delle regole che il padre e anche la madre devono far rispettare affinchè essa possa funzionare bene.
L’autorità massima dello stato, l’autorità massima della Chiesa Cattolica, il Capo di quell’ente ne è il portavoce e anche chi detta le leggi sempre a favore dell’ente. Chi fa rispettare le leggi insite nell’ente stesso tipo il padre esercita l’autorità nella e sulla famiglia quando fa rispettare le regole. Se tutti le rispettano nessuno ha bisogno di esercitare quella carica. Ma nel momento che qualcuno non si attiene alle regole del buon funzionamento della famiglia qualcuno deve assumersi il ruolo o carica di autorità. Così per ogni ente. Se sono i primi a comportarsi nel modo in cui predicano divengono autorevoli.
Quindi la persona autorizzata detiene lo scettro del potere per il buon andamento dell’ente e ne diventa l’autorità. La sua parola è legge, questa legge non può mai essere per se stessi, quindi di comodo, ma deve essere rivolta all’ente stesso.
Quindi nel governo si stabilisce l’autorità massima e le minoritarie tramite le votazioni, nel matrimonio con il buon senso dei coniugi e a secondo delle qualità intrinseche ai rappresentanti. In pratica si stabiliscono dei ruoli ed ognuno diviene autorità dello stesso.
La libertà sta nel riconosce l’autorità di quell’ente se non la riconosci tanto vale che ne esci. Tipo la Chiesa o ne fai parte o non ne fai parte farne parte forse non ci sta.
Questo vale per tutto, se vuoi stare nell’ente matrimonio fai lo quello coniugato se non vuoi ne puoi uscire. Stare nel matrimonio e fare far il coniugato forse non ci sta. Sta regoletta non è male.
Ehm chissà se è entrato qualcosa
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